Albarossa

Albarossa

Piemonte DOC

Albarossa racconta Bricco dei Guazzi: il cuore in Monferrato, lo sguardo al Piemonte. Un vitigno creato nel 1938 dal professor Dalmasso, che nelle colline del Monferrato e sul bric di Olivola ha trovato casa. Le sue radici affondano in un terroir che il Veronelli definì Cru, le sue uve danno vita ad un vino fortemente identitario, un equilibrio virtuoso di due vitigni: la Barbera e il Nebbiolo, interpretate dall’eleganza di Bricco dei Guazzi.

Tipo
Rosso
Annata
2019
Prima annata 2018
Uve
100% Albarossa - unione tra Nebbiolo e Barbera
Provenienza
Monferrato alessandrino – Olivola

RICONOSCIMENTI

Albarossa Piemonte DOC 2018 ha ottenuto i cinque GRAPPOLI di Bibenda 2023.
Albarossa Piemonte DOC 2018 è stata premiata con la medaglia d'argento al Concordo Mondiale di Bruxelles.
Albarossa 2018 è stata inserita nella GUIDA ESSENZIALE AI VINI D’ITALIA 2022 con un punteggio di 96/100 ottenendo il faccino di Cernilli.
Albarossa 2018 è stato premiato con la medaglia d'oro al Berliner Wine Trophy 2022.

Vigneto Mandola e Presidenta: cru censiti da Luigi Veronelli, esposti a sud. Il terreno marnoso, calcareo e tufaceo consente un grande sviluppo in profondità delle radici, garantendo la maturazione dell’uva anche in assenza d’irrigazione. La pendenza accentuata dei terreni e i venti che soffiano dal fondo valle verso l’alto della collina impediscono qualsiasi ristagno idrico. Qui il vitigno Albarossa esprime al massimo la sua potenza di colore, la corposità e il tenore alcolico. Vigneto Campone: esposizione nord-ovest, dove le marne bianche si alternano a zone più ricche di ferro e argilla. Gli Albarossa di questo terreno spiccano per eleganza e finezza.

Vinificazione

La vendemmia in surmaturazione delle uve addolcisce i tannini caratteristici del Nebbiolo e l'acidità della Barbera. Il mosto ottenuto dalla pigia – diraspatura é lasciato a macerare a contatto con le bucce per una settimana in grandi vasche d’acciaio, a temperature comprese tra i 25° e i 28° C. Frequenti rimontaggi permettono un’ottima estrazione del colore e buona corposità. Dopo la fermentazione malolattica il vino viene posto in barrique per 12 mesi, cui seguono altri 12 mesi in botti da 20 ettolitri e un anno di affinamento in bottiglia.

Sposa superbamente i piatti più tipici della cultura monferrina, specie se a base di carne. Temperatura di servizio consigliata: 18-20 °C.

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