Il nostro borgo,
le nostre radici.
le nostre radici.
La villa, i vigneti e gli infernot. Qui ci sono le nostre origini, la nostra storia. Qui si esprime il nostro modo di fare vini: orgoglio e sguardo al futuro.
Villa del Bel Riposo
Siamo nel borgo medievale di Olivola. La villa del 1585 racchiude tutta la storia di Bricco dei Guazzi. Villa del Bel Riposo, che già nel nome esprime il comfort e l’accoglienza delle sue stanze, è stata la casa dei nobili Guazzi e Candiani. Fu proprio Stefano Guazzo a farla costruire in onore di sua moglie Francesca. Una casa elegante e fiera, come siamo noi.
I Vigneti
I nostri vigneti hanno carattere. Qui le viti devono scavare nel suolo marnoso-calcareo per cercare l’acqua. È così che nascono vini eleganti ma dalla forte personalità.
Vigneto Campone
Esposto a nord-ovest qui si coltivano Albarossa, Merlot e Cabernet: l’alternanza di marne bianche a terreni ricchi di ferro e argilla conferisce ai vini eleganza e finezza.
Vigneto Costa o Grande Cedro
Esposto a sud, con terreno marnoso e notevole pendenza longitudinale che impedisce qualsiasi ristagno idrico. È un cru censito da Veronelli: la Barbera ha scelto di crescere qui.
Vigneto la Presidenta e la Mandola
I cru della tenuta, censiti da Veronelli. Esposti a sud pieno, con venti dominanti dal fondo valle verso l’alto della collina. Qui si coltiva l’Albarossa.
Vigneto Torre
Altro appezzamento cru censito da Veronelli, con esposizione a sud ovest e alternanza di marne calcaree a terreno ricco di argilla e ferro. Coltivato a Barbera.
Vigneto Angolo
L’esposizione a nord-ovest favorisce la coltivazione a Merlot, vitigno di maturazione precoce che predilige queste esposizioni.
Vigneto Sotto al peso e Fontanino
Situati sul versante nord della collina, sono gli appezzamenti più adatti a vitigni bianchi o pinot nero.
Le Cantine
Passato e futuro si incontrano davanti ai nostri vini. Scavata nel tufo sotto la villa, la prima cantina di Bricco dei Guazzi risale al XVI secolo. Nel 1700, viene costruita la grande cantina a volte nel lato nord dell'antica corte. Si lavorava a caduta: l'uva passava nelle vasche di fermentazione in muratura e il vino veniva trasferito a cascata nelle grandi botti al piano inferiore.
Oggi, le nostre cantine affiancano il metodo tradizionale con strutture moderne che raggiungono la capacità di oltre 2000 hl: i serbatoi in acciaio inox, con sistema di controllo delle temperature, e l'impianto d'imbottigliamento assicurano una produzione eccellente e al passo con i tempi.
GLI INFERNOT
L’Infernot di Bricco dei Guazzi è tra i più grandidel Monferrato, perfettamente conservato e visitabile. Le sue nicchie raggiungono i 12 metri di profondità, sono scavate nelle grandi volte della prima cantina che sostengono l’intera villa. Qui è stata accolta la commissione che doveva valutare l’iscrizione del sito a patrimonio dell’Unesco. E dopo secoli, il nostro Infernot fa ancora il suo lavoro: conservare le bottiglie più preziose.